Leucanthemum vulgare Lam.

(Da: en.wikipedia.org)
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Asterales Lindl. (1833)
Famiglia: Asteraceae Bercht. & Presl J., 1820
Genere: Leucanthemum Mill.
English: Ox-eye daisy
Français: Marguerite
Deutsch: Weissenmargariten
Descrizione
Il nome generico (Leucanthemum) deriva da due parole greche leukos (= bianco) e anthemon (= fiore) e fa ovviamente riferimento al colore dei fiori. Il nome specifico (diploide) si riferisce alla particolare configurazione (diploidia) del corredo cromosomico delle sue cellule. Il binomio scientifico attualmente accettato (Leucanthemum vulgare) è stato proposto in tempi moderni dal biologo, zoologo e botanico francese Jean-Baptiste de Lamarck (1744 - 1829) nella pubblicazione ”Flore Françoise” nel 1778. Carl von Linné in pubblicazioni precedenti aveva preferito usare il termine leucanthemum solamente per la parte specifica del binomio Chrysanthemum leucanthemum, mentre uno dei primi botanici a usare il nome attuale (Leucanthemum vulgare) è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708). Il portamento: sono piante alte 2 - 4 dm (massimo 80 - 100 cm). La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap); ossia sono piante perennanti con gemme poste al livello del suolo con fusto allungato e poco foglioso. Possono essere glabre come leggermente tomentose. Le radici sono secondarie a partire dal rizoma. Fusto: parte ipogea, la parte sotterranea è un corto rizoma. Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, ascendente e rugosa ma gracile e flessuosa. La superficie è percorsa da scanalature rosseggianti. Raramente è ramosa alla base. Foglie: le foglie sono sia basali che caulinari a consistenza tenue. Quelle basali sono picciolate, quella caulinari sono sessili e amplessicauli. Lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La forma è diversa a seconda della posizione delle foglie: foglie cauline basali (compresa la rosetta basale): sono spatolate con una forma da rotondeggiante a obovata; la lamina è irregolarmente inciso-lobata (3 - 7 lobi); i lobi sono arrotondati e quasi interi; lunghezza dei piccioli: 10 - 30 mm; dimensione delle foglie: larghezza 12 - 35 mm; lunghezza 20 - 80 mm; foglie cauline medie e superiori: hanno una forma da oblanceolata, oblunga a ovata; la lamina è da pennato-lobata a pennatofida; i lobi sono sottili e irregolarmente distanziati; dimensione delle foglie: larghezza 2 - 15 mm; lunghezza 30 - 80 mm. Infiorescenza. Il capolino: le infiorescenze sono formate da capolini terminali unici (o pochi). La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro campanulato composto da più squame (o brattee) in 3 - 4 serie disposte in modo embricato che fanno da protezione al ricettacolo piano-convesso e nudo (senza pagliette) sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (da 13 a 34) di colore bianco, disposti in un unico rango e quelli interni tubulosi molto più numerosi di colore giallo. I margini delle squame sono membranosi, quasi scariosi e di colore porpora scuro. Diametro dei capolini 4 - 7 cm (in casi di più capolini quello terminale è il più grande). Diametro dell'involucro: 12 - 20 mm. Larghezza delle squame: 2 - 3 mm. Fiore: sono simpetali, zigomorfi (quelli ligulati) e attinomorfi (quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice - corolla - androceo - gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (quelli tubulosi) sono bisessuali. Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale: K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio. Calice: i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame. Corolla: i fiori periferici sono lanceolati a disposizione raggiante, ossia la corolla termina con una ligula a 5 denti. Quelli del disco centrale hanno delle corolle tubulari a 5 denti. Lunghezza dei fiori ligulati: 12 - 20 mm. Androceo: gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo. Le antere alla base sono ottuse. Gineceo: lo stilo è unico con uno stimma bifido giallo (sporgente dalla fioritura) con le estremità troncate e terminanti con un ciuffo di peli[6]; le linee stigmatiche sono disposte marginalmente; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo. Fioritura: da marzo a luglio (ottobre). Frutti: sono degli acheni ovali, bislunghi, neri e rigati di bianco: ai lati sono presenti 10 coste contenenti cellule micillaginifere e canali resiniferi.[6] Gli acheni dei fiori del raggio esterno hanno un pappo rudimentale a forma di anello; ma in genere la sommità è nuda. Dimensione degli acheni: 1,5 - 2,5 mm. Riproduzione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Euri-mediterraneo/Eurasiatico. Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale: Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri. Classe: Molinio-Arrhenatheretea. Ordine: Arrhenatheretalia elatioris. Sistematica: la famiglia di appartenenza della Leucanthemum vulgare (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti). Il genere di appartenenza (Leucanthemum) è composto da 40-50 specie, una decina delle quali fanno parte della flora spontanea italiana. Il numero cromosomico di L. vulgare è: 2n = 18.
Diffusione
In Italia è una specie comune ovunque (un po' meno frequente al sud); in Europa è presente fin nelle regioni settentrionali con areali che si estendono nel Caucaso e in Siberia (Asia), ad eccezione delle isole Svalbard. Altrove (America del Nord, del Sud e Australia) è naturalizzata. Habitat: è una pianta che cresce spontanea nei prati, ai bordi delle strade, nei boschi radi e nei fossi; ma anche nei campi e colture, in ambienti ruderali e frutteti (a volte è considerata specie invasiva). Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido. Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1500 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino (oltre a quello planiziale - a livello del mare).
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Data: 01/01/1973
Emissione: Fiori Stato: Bulgaria |
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Stato: Russia |
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Stato: Finland |
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Stato: U.S.S.R. |
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Stato: Estonia |
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Stato: Finland |
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Data: 17/04/1982
Emissione: Mostra filatelica internazionale Brapex V - Santa Catarina, Brasile - Orchidee Stato: Brazil |
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Data: 17/09/1981
Emissione: Anno internazionale delle persone disabili Stato: Brazil |
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Data: 15/09/2003
Emissione: Estensione dell'Unione Europea Stato: Gibraltar |
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Data: 12/09/1997
Emissione: Flood Aid Stato: Hungary |
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